28.7.13

La radio l'accendo ogni mattina siano le otto e un quarto di domenica o le sei quando m'alzo con il sole. ogni volta, prima di ruotare la manopola e il clic del volume sentire, mi ricordo del segno della croce, spaventato segno fronte petto e doppiocuore. è una questione di gerarchia, di priorità che col giorno tendo a scordare e forse, forse qualcuno mi perdona un peccato rimasto millimetri sotto la pelle, tumore benigno che poteva cancrenare o male mortale che tiene bassa la testa e la pressione a supplicare. 

5.7.13

[MOLTI NE VEDONO DI GIOVANI AMORI]

Molti ne vedono di giovani amori
staccarsi al binario, lasciarsi le mani.
Alcuni non voltano lo sguardo,
s'inventano al telefono impegnati.
Hanno paura di male salutare.

Viene dopo il male, 
quando ai minuti al passato s'attaccano
e sembra che memoria sia presente,
balzo fuori dal tempo dittatore
lo sgambetto a gambe inesistenti.