13.11.11

"CHE E' QUASI RICORDO, E IN ODOR DI PASSATO"

Perché rimanere a pensare quando il giorno è quello dopo. Capita solo a volte. Ascolto gli S.C.U.M., molto bellini, sembrano gli Horrors. Li andremo a vedere. Bologna Bologna ma quanto tempo. Ero più giovane tre mesi fa, ieri l'ho visto finalmente. Ho perso il coraggio di comprare i maglioni dai banconi. Quelli colorati, fanno bello il mercato dove la roba costa poco. Forse anch'io ti ho un po' invecchiato, sembravi più cauto davanti alle magliette. Ne hai presa una bianca. 
Poi sulla via principale a camminare fantasmi. Vetrine e gente, luce artificiale. Noi come stranieri antichi, non era nostra la città del viale. Si cercava il treno silenziosi. Le vie traverse per tornare al porto, poi piazza Marco Biagi.
Quando il giorno è quello dopo, capita a volte. Che i ricordi dei passi nel mercato, il caffè dalla stazione, tornino puliti e precisi come un'ora. Fotografie antiche 24 ore danzano fluttuanti come tastiere,  sono nuove atmosfere. Cantano e si stanziano gli istanti a rivederli. Chi sa poi perché si piange. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

inizia a guardare nuove fotografie, diverse angolazioni, nuovi paesaggi.. magari è soltanto quello il problema

giorgio ha detto...

...il saggio Anonimo può aver ragione. grazie o Sconociuto ascoltatore...

Anonimo ha detto...

purtroppo le anonime non sono contemplate. di nulla malinconico poeta