25.6.13

"POETI DI CORRENTE": L'ANTOLOGIA DI CORRENTE IMPROVVISA

In questa raccolta, edita da "Le Voci della Luna" e curata dai poeti Anna Ruotolo e Matteo Bianchi per "Corrente improvvisa", sono pubblicate cinque mie poesie scritte nel 2012: "Ma tu strapperai queste dita", "Dura durante", "Continui a lasciare nei risvolti le tracce" e, già presenti in questo blog, "Per domestiche abitudini" e "Senza misericordia appoggiarsi".


Le Voci della Luna - Sasso Marconi, 2013
Pagine: 209
Formato: 15 X 21 
ISBN: 978-88-96048-38-2
Prezzo: 15 euro

Per acquistare il libro invia una mail a vociluna@virgilio.it

[CI SONO GLI AMICI A SUONARE E MI DIRIGO]

ci sono gli amici a suonare e mi dirigo
passando a caso la stradella alle dieci
e cerco di fare l'indovino
il viaggiatore astuto evitando polizie come birilli
e a te pensando in questo
prudente sognante avventurarsi per campagne
trovare la fuori città di portile

15.6.13

(è questo sperdere sulla tua bacheca, scovando l'attimo che sei viva, che stai ferma ancora nella stanza)

5.6.13

IT'S ALLRIGHT, IT'S OK

(nel mentre ascolta QUI)



A volte capita che finita la diretta, dopo i saluti a chi ascolta (poi non si può continuare a parlare), sei sette pezzi li infilo nel computer e li faccio girare - sono quelli scartati nel mattino, vuoi per le richieste, vuoi perché non ci son stati e basta oppure ce n'è uno che voglio riascoltare senza cuffie, mentre si va. Allora esco dalla radio che già sta finendo quella nuova dei Bleached e poi, dopo la rotonda dal Famila, dritto a nord per la zona industriale, via Ghiarola Nuova, ecco le tastiere degli Ikon su un brano di Death in June: fall & fall & fall & fall apart. Hanno chiuso molte ditte i battenti, stanno licenziando fuori dal mio finestrino, proprio ora fuori dai centouno-e-tre della mia radio e la strada è rovinata ancora dai camion e dai geli di marzo e nessuno che sistema, ancora non escono gli operai ma un sospetto di sole dice che quasi è già estate. 
La strada è bassa come la terra ma veloce, nessuna fatica: niente metafisica in questo scorrere forte, in questo stringere le curve all'ultimo cantando come viene le parole in inglese, provando a tradurre almeno i ritornelli: spaccano gli Ikon ma più sono i D.A.F. che spaccano sopra il ponte della superstrada - il ponte che ancora nelle mappe non è segnato, che prolunga la Via della Stazione, il treno di Fiorano fermata per Modena - la più dimenticata di tutta la campagna. C'è la System dove lavora mio padre, riprendo il sud direzione Appennino: und tanz den mussolini und tanz den adolf hitler klatsch in die hande und tanz den kommunismus.
Altro ponte su Via Pedemontana, salgo salgo e di colpo c'è tutta la collina là in fondo, la nostra collina verde a primavera e bassa, bassa, m'innamora il santuario che tutti ci guarda, ci guarda la Madonna che non brucia e tutti ci guarda noi quasi collinari, noi dell'industria, e pare un attimo che tutto prenda senso, che tutto si confermi di quel senso fin da quando bambino il papi mi regalava i Pink Floyd, quelli di Barrett, quelli che cantavo ricanto ancora: Look at the sky, look at the river: isn't it good? 
Già davanti c'è il centro dopo il traffico dalla casa dell'Elli e la radio traballa nella sua frequenza dalla farmacia di via Santa Caterina - la via che una volta finiva con la Casa del Popolo, cioè la chiesa di chi in chiesa non andava. Almost ready, almost there / friend in need, friend in deed. Le scalette finiscono sempre, sono come noi ma ne sappiamo il giorno e l'ora, e bisogna staccarle, staccare lo scorrazzare tornando in radio, in via Marconi, prima che l'ultimo brano finisca. Entro che ormai Cinnamon girl finisce, sono tutto in tempo: rimetto la nastro, tutto bene. 

3.6.13

27 orizzontale. Il tempo senza passato né futuro, 8 lettere:

ETERNITA'