26.12.14

[bisogna dire la verità]

Tecnicamente, la poesia è la scrittura che va a capo: la "scrittura scritta in versi", che prosa non è.

(da un'intervista su Margutte: CLICCA QUI)

25.12.14

UN LIBRO DI RACCONTI INEDITI: CREDERE NEL CAMBIAMENTO

E' uscito Credere nel cambiamento (Spei, 2014). Un libro di dieci interviste raccolte in ambito industriale per la ditta SPEI di Modena e di 29 racconti brevi scritti in prima persona. 



"Mia madre entrò nella stanza con un foglietto in mano: «Chiama questo numero, me l’ha dato Paolo. Si raccomanda molto. Dice di chiamare questo Stefano».
Era uno dei tanti foglietti dei miei genitori, uno dei post-it che ogni mattina trovavo sullo schermo del computer o vicino alla tazza della colazione: «ho sentito che…», «chiama qui…», «ha detto il tale di…».
La verità è che avevo tirato i remi in barca. Ero uno dei tanti traditi dalle promesse dell’università, dalle campagne elettorali, dalle scuole post-laurea, dai programmi di inserimento giovani del governo che mi lasciavano sempre identico a prima, ma più arrabbiato. Inviare curriculum era diventato il mio lavoro, un lavoro che non mi piaceva ma che in fondo non volevo più mollare.
Un giorno come un altro mi decisi a chiamare il numero di Stefano per eliminare una voce dalla lista delle cose da fare; i miei avrebbero pensato che ci avevo provato.
Fissammo un appuntamento nel suo ufficio per il lunedì successivo." 

14.12.14

ho la vista annebbiata e non ho mangiato. il lavoro è preghiera, il lavoro è fatica. pregare è fatica, stare svegli e pronti. perdonare, passar sopra, fare finta di niente. la domenica, dopo il vespro, prima di compieta. ogni lunedì, martedì, giovedì. star pronti. amarla. addormentarsi, risvegliarsi. 

22.11.14

[VOCI BIANCHE SULL'ORLO DELL'ALTARE]

presso il Duomo di San Giorgio, Sassuolo

Voci bianche sull'orlo dell'altare, bionde le piccole bambine in bianche divise improvvisate. Ho lacrime di gioia in questo canto. 

dire fare baciare è su Facebook. 
CLICCA QUI.

11.11.14

PER IL BATTESIMO DEL CUORE

i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
Luca, 3,5

Lasciarlo entrare, preparare la casa col fuoco, l'anima sbiancarla con tutte le forze, comprese le nostre. Occorre pulirsi, ci vuole coraggio, bisogna far spazio sgombrando tutto ciò che è fastidio e rumore, gettare ciò che stona via dal nostro vecchio corpo, un corpo da svuotare. Riempirlo di luce, e bere e mangiare. 

8.11.14

per Claudia

Ricordi quando mancava la casa? 
erano sberle sulle nostre facce,
lacrime dopo a gustarci il perdono.

28.10.14

CENTO VOLTE

E' Dio che ti manda l'invito. Forse tu non volevi mangiare, volevi star magro e continuare a vomitare, a vivacchiare: prendere un po' qua e un po' là, senza aver gioia mai. E poi all'invito aggiunge una donna, che è quella che ha scelto: ed è così bella. Aggiunge i tovaglioli e le posate, ti cuoce i maccheroni, ti mette il piccante. Porta il vino, e nel tavolo ci mette una candela, ti lascia l'accendino, attacca la musica che serve, va bene. Poi tira indietro la sedia, la scosta per te. E' tutto pronto, davvero. 

26.10.14

per Claudio
(la poesia che non si dice)

Negli occhi di suo figlio che ha chiamato come il grande cantautore. E' lì che dice che tutto smette, come muoiono le piante. E allora che dico? Non dico niente, se non che ci manchiamo. Ha la luce spenta, e io non sono il faro. Scrivo cose che ho sentito, quelle belle non sono mia farina. Aver fede, lasciare entrare: a dispetto di noi, del nemico che teniamo, che ogni sera corteggiamo. 

10.10.14

...e a dispetto di tutto il bene che gli augurò la sera prima, fermò la vettura, abbassò il finestrino e gli mostrò il dito medio. 

4.10.14

[NONOSTANTE LA CURA DEI GIARDINI]

Nonostante la cura dei giardini
col mondo ti sporchi ogni volta che cammini
e non pare, in certe circostanze,
di dover trascinare la polvere
portarla in casa, nelle tue stanze - 
vedi sul soffitto c'è un ragno da ammazzare. 

24.9.14

4.9.14

19 paintings / 19 poems al Poesia Festival

Andrea Chiesi, Ucronie 17, 2013
Allestita per l’Italian Cultural Insitute di New York la scorsa primavera, approda a Poesia Festival la mostra che l’artista Andrea Chiesi ha proposto in occasione del conferimento del Gotham Prize. Parte integrante dell’operazione è il catalogo dal titolo 19 paintings 19 poems, contenente 19 opere dell’artista e altrettanti testi del giovane poeta modenese Giorgio Casali. «Non si tratta, in realtà, di un semplice catalogo, ma di un libro vero e proprio nato dalla nostra collaborazione» dice Giorgio Casali, che interrogando i dipinti di Chiesi ha ideato una vicenda in 19 poesie. «In uno scorrere cronologico extratemporale, ogni verso testimonia il viaggio di un’anima nel Purgatorio, sulla via di una sofferta purificazione. Dalle rovine di città consumate, tra “catrami e banchine / ed assi di legno ammuffite”, dal cadavere di un luna park fantasma ormai teatro di fiori e liturgie funebri, di istanti “senza tacche né giri d’orologio”, tra archivi e biblioteche abbandonate, la poesia comprende la vanità del mondo e comincia faticosamente ad accettare la luce cui deve abituarsi per potersi pulire, imbiancare, purificare. E proprio la ricerca della luce, che non sempre si manifesta in tutta evidenza, diventa interrogazione e dialogo profondo con l’eterno».

La mostra si terrà al Castello di Levizzano Rangone (MO). L’evento di inaugurazione sarà venerdì 26 settembre alle ore 18.30 con il vernissage, seguito dalla performance di Giorgio Casali e dei Siegfried (Div.Sehnsucht) alle 19. La mostra rimarrà aperta sabato e domenica dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

info qui.

31.8.14

[prove tecniche di trasmissione]

Foto Vittorio Ferrari

[...] Da quel momento fu come se diffidassi di Gesù. In un colloquio mattutino dissi a Gesù: <<Gesù, non sei per caso un'illusione?>>. Gesù mi rispose: <<Il Mio amore non delude nessuno>>.
Santa Maria Faustina Kowalska, Diario, 1981

21.8.14

SULLA COLLINA

Sulla collina: ti basta pochissimo da dove abiti,
pochi minuti per fogliano, pochi per rocca
verso serramazzoni;
di notte non passa nessuno,
senza luci davanti non si vede niente.
Non c'è rumore, non c'è polizia,
stasera non hai voglia di dormire

(notte provincia)

16.8.14

[...] a spirit of pure poetry
is living in this stone and wood house with me
the image of the poet's in the breeze

Lou Reed, The blue mask, 1982

3.8.14

In un parco che nessuno conosce

per Claudia


Come due tuttora sconosciuti 
ci prendiamo le misure, le aperture 
alari delle gambe; certo 
è difficile naturalizzare un abbraccio,
starci dentro a vedere che succede,
se qualcosa domesticamente conviene. 

28.7.14

[evito i ma, associo ogni frase all'altra congiungendo con eÈ un patrimonio che cresce, aggiunge senza togliere, senza dividere e farsi male]

25.7.14

LUGLIO

resta luglio 
a stuzzicare le voglie della sera,
la fame di terra e di mani
sporcate del verde dell'erba dei prati

(notte provincia)
[potremmo dirci certe cose da fare accapponar la pelle]

18.7.14

Che male adesso questa luce che non vedo,
la luce che passa dagli occhi
e mi pulisce il cuore:
fa male scrostare - fa bene.
Io sono un vecchio corpo da svuotare. 

(19 painting 19 poems, Italian Cultural Institute in New York, 2014)

23.6.14

VOCI DEL VERBO VA BENE

Federico Lombardo, Disegno 2, 2013
cambiamo lavoro ogni due mesi. quando c'è. spesso a chiamata. ci chiamano. se va bene ogni mattina. se va meglio anche dopo mezzogiorno. oppure di notte. facciamo di tutto. siamo disposti. a rientrare con la maglietta sporca. con le mani nere. con la faccia nera. ci lamentiamo. non ci lamentiamo. non serve a niente. va bene così. facciamo corsi. li paghiamo. abbiamo studiato. studiamo. abbiamo centocinque. abbiamo centodieci. va bene così. che ci sbattano pure. ci han detto che la repubblica è fondata sul lavoro. che siamo tutti uguali. che libertà è partecipare. qualcuno è abilitato. qualcuno ci prova. qualcuno non è pagato. stiamo al gioco. non c'è altro gioco. ci hanno detto bamboccioni. lo pensano ancora. leggiamo libri. guardiamo film. facciamo radio. scriviamo recensioni. scriviamo poesie. leggiamo in piazza poesie. condividiamo. gratis, gratis, gratis. sappiamo piangere. possiamo pregare. facciamo esperienza. abbiamo paura. va bene lo stesso. va bene così. il mondo è questo. la cosa è questa. ma non dicano che abbiamo del tempo. che non facciamo niente. voci del verbo. così non va bene. 

11.6.14

Entro ti prego che sentiamo il mare

Entro ti prego che sentiamo il mare
le onde l'azzurro l'istante più lontano
di te scollinante che sei tangenziale
che corro cavalco centoventi all'ora
e piano, più piano, la luna, pianura.

(sotto fasi lunari)

3.6.14

una lettura delle canzonette mortali di giovanni raboni

La lettura di "Canzonette mortali", un classico di Raboni edito da Crocetti nel 1986 ed ora compreso nell'antologia Garzanti "Tutte le poesie (1951-1998)". 

Una puntata di Bankshot, andata in onda su Radio Antenna1 il 2 giugno 2014. 

28.5.14

[parole, poesie e canzonieri d'amore]

presso la Biblioteca Comunale "Paolo Monelli" di Fiorano Modenese, via Silvio Pellico 9. Info QUI.



14.5.14

LEI NON E' LA MIA RAGAZZA

Lei non è la mia ragazza,
è il mio amore,
e se anche non posso averla dentro casa
sta qui nel mio cuore,
nel mio pancione
dove sempre stanno in comunione
nostalgia con tutto il suo dolore. 

6.5.14

una poesia di patrick kavanagh

To be a poet and not know the trade,
To be a lover and repel all women;
Twin ironies by which great saints are made,
The agonizing pincer-jaws of Heaven.

(Patrick Kavanagh, Sanctity, in "Collected Poems", 1964)

5.5.14

[battuto dublino, calpestato la strada il vomito la merda e fuggito le siringhe dietro gli angoli nascosti di abbey street. camminato assieme. bevuto assieme. scalzati assieme. arrangiati in una lingua, arrivati al dunque. non sono le scarpe di un tipo famoso, ma quelle di un boy, le scarpe di un fella]

28.4.14

I CIELI D'IRLANDA

cambierà la città, l'efficienza del tram, la segnaletica stradale. un popolo sarà più o meno triste, gli ubriachi per le strade più o meno felici, più o meno barcollanti quando lasciano il centro e stramazzano sul letto. ci sarà più freddo e più vento, più colline o meno. ci saranno più chances, più buchi da riempire, da prendere a noleggio in cambio di salario o di piacere, nuovi accenti e menù di ristoranti da ingranare. un cielo più azzurro e più ballerino. ma sempre, sempre quando arriva il momento di alzare il collo e chiedere cosa, di alzare la testa per guardarsi dentro, sempre quando devi arrivare a sera e aspettare il nuovo mattino, non c'è chilometro o calza da lavare che ti può cambiare. non c'è distanza, non c'è moda o cosa. greetings from Dublin. cheers. 

17.4.14

[...] non aver fretta, abbi cura
dei suoi occhi addormentati per i viali - 

4.4.14

[una foto una storia]


a QUESTO LINK l'intervista, la galleria fotografica e il video documentario pubblicati dalla Gazzetta di Modena il 31/03/14.

3.4.14

Outside the eye
lightshade degrees: three hundred and sixty.
Is it the dusk, or the dawn is it?
Painter, Poet:
call the whitewasher forth.

(19 paintings 19 poems, Italian Cultural Institute in New York, 2014; trad. Chiara Ferrari)

27.3.14

19 PAINTINGS 19 POEMS

Il catalogo per la personale di Andrea Chiesi, vincitore del Gotham Prize 2012. 19 paintings 19 poems sono diciannove poesie scritte per diciannove dipinti, tradotte in inglese da Chiara Ferrari. 

Era il tempo, il suo regime.
Tremila battiti e colori il mondo,
tremila amori.
E perdere rumori, e perdere colori:
neri, buio, monocromi. 

***
Once upon a time, the time and its regime.
Billions beats and colors and billions loves
the world it was.
Then the loss of noise and color:
black, dark, shades no more. 



www.andreachiesi.it
www.iicnewyork.esteri.it/IIC_Newyork

24.3.14

2.3.14

INDIE NON SIGNIFICA NIENTE, OVVERO "DELLA GIOVINEZZA"

La generazione del nonno è cresciuta con miti e teorie di giovinezza, ha fatto la guerra, è stata fascista poi partigiana, è invecchiata ed è morta. Le generazioni successive, i giovani degli anni sessanta settanta e ottanta, hanno vissuto le teorie della giovinezza che esse stesse hanno creato, sono state studiate in quanto generazioni ed in quanto contemporanee. Dai jeans al rock'n'roll, dalla politica al punk, dall'impegno al disimpegno, queste generazioni hanno voluto - attivamente o di riflesso - classificarsi, sottoclassificarsi e sottosottoclassificarsi: un dark non ballava gli Smiths, e certe abitudini sono dure a morire. Generazioni giovani che oggi sono diventate musei e fanno mostre, serate a tema, fanno film nei quali loro - i sopravvissuti - raccontano di storie, rivoluzioni, cose uniche e importanti che hanno fatto. Come se il tempo non fosse passato, come se il presente non esistesse più ma fosse fermo là dietro, immacolato. Stanno dovunque, dirigono e sono assessori, esperti giornalisti, classificatori, djs, critici. Conservatori del nuovo che sono stati. Reazionari. 
Si dirà di tutto sulla mia generazione, i nati negli anni '70 e '80 e anche dopo: quella che tempo tre mesi prova un lavoro e lo lascia, e poi un altro lo prova e un altro lo lascia; quella che ha ascoltato tutto e fa musica dove dentro c'è tutto e fa fatica a fare schemi; generazione che di "tutto" è ricca e tutta la musica può ascoltare autonomamente, dai blues ai Radiohead ai punk senza farsi un problema di coerenza; che certo non sarà ricordata per la sua giovinezza perché manca - per fortuna - di teorie sulla giovinezza - se ci sono, sono deboli. La nostra identità non è culturale, non ha mode che non passino in tre mesi: indie non significa niente.
Ma non saremo musei, non saremo serate a tema. Non saremo una vecchia generazione di sogni, di politica, di costituzioni e manifesti artistici o di vita. Niente ventennali, niente trentennali. Non staremo a giudicare giovinezze quando avremo cinquant'anni, perché avremo cinquant'anni. Siamo giovani adesso e basta, come margherite. Senza musei. Invecchieremo come i nonni, diventeremo come loro, come loro c'insegnano, nel tempo. Ora in media tra inferno e paradiso. 

3.2.14

[ritratti sulla via Emilia: Andrea Chiesi]


un documentario sull'opera del pittore modenese che tra marzo ed aprile esporrà i suoi dipinti a New York. per l'occasione verrà pubblicato un libro d'arte con 19 dipinti suoi e 19 poesie mie. 

31.1.14

PACCHETTO

Sfatto come un pacco di Marlboro leggere
tutto spaccato nel cartone di lato
usato come un filtro che adesso s'è macchiato.

(sotto fasi lunari)

22.1.14

[spesso un libro lo dai per finito e invece no; capita un incontro, un tempo che rimane, una provvidenza, fortuita o no]

19.1.14

OGNI ALBA IL MATTINO

Quando l'alba si mette a chiareggiare,
nel cielo da ore, diluite si sciolgono le ombre
della notte che il Signore custodisce;
ci vuole un poco ad adeguarsi al mattino. 

(attaccamenti)