23.11.15

propriamente non "cita" ma "innesta"

Sotto fasi lunari ha una certa vocazione narrativa, una continuità di richiami tra i testi, accompagnata al fatto che la destinataria di molti di essi è - leopardianamente, e forse à la Zanzotto - la luna: interlocutrice, o lontano specchio psichico. La narratività è fatta di molti nomi di persona, di luogo: è un libro popolato. Come se chiamare, nominare direttamente le persone chiamasse a raccolta nel piccolo spazio della pagina. In più, le citazioni formano un paesaggio sonoro, generazionalmente condiviso, molto ben caratterizzato: si sente che Giorgio Casali ha a che fare con le onde radio. Quando nomina o ricorda gruppi indie o frammenti musicali, giocando di sponda con la vita che vive e con il paesaggio che attraversa, si capisce che propriamente non "cita" - citare può diventare qualcosa di antipaticamente accademico - ma "innesta". Non fa solo capire che suoni, testi, paesaggi musicali esistono, ma li fa rigermogliare nel suo linguaggio. Questo mi sembra uno dei pregi migliori del libro, che arriva forse da Tondelli, forse da altri padri fondatori dello spirito dei suoi luoghi; ma che - come ogni libro di poesia che si rispetti - non si capisce esattamente dove va. Narrativo e sospeso. Racconta una catena di cose che poi ogni lettore è chiamato a connettere e a chiudere.

Stefano Colangelo

21.11.15

Non separati amanti

Davvero non ho mai capito
chi sia il poeta e chi la poesia,
chi più importante tra i due separati
oggetti inseparati amanti.

da Sotto fasi lunari.

14.10.15

Epifania

Ecco dov'è che ricade l'accensione
dalla cappa sotto forma di parole
fuliggini sul cotto della casa
- un improvviso bagliore -
un cinereo sapere 
dal torpore. 

Info qui

11.9.15

[più delle stelle nel cielo saremo]

per C.

Piango se guardo l'estate al tramonto,
se te ne vai nel tempo;
più delle stelle nel cielo saremo,
un turbinìo di vento. 

10.8.15

Siamo qui sul mare,
prendiamo le misure delle brezze
calibrando il vento sul corpo 
nella sera, le ricchezze. 

25.7.15

SE NON AVREMO AMATO DAVVERO

Se non avremo amato davvero, calici nuovi
senza da bere; parole profuse
aspettano invano sempre risposte.

(Attaccamenti)

13.6.15

[da bimbo ogni scusa era buona]

da bimbo ogni scusa era buona
per salire in macchina con mio padre
e fare quei viaggi lunghissimi
dentro cinque o sei chilometri

da Notte provincia

2.5.15

Apertura

E lasciarmi da te modellare
sulle strade di questa pianura
picchettato come la sabbia scura
dopo la notte del temporale. 

da Sotto fasi lunari.

28.3.15

C'E' UN ATTIMO CHE PIANGO SUL BANCONE

Sentimento di morte. Di Robby che stringe il bambino di un cliente, lo fa ridere e giocare, sua moglie nelle foto del bar sulla bacheca. Erano belli davvero, quattordici anni fa. Ho Claudia di fianco col pancione, ogni giorno è più bella e più madre. Prima, durante un tour ai piedi delle colline, mi sono fermato e l'ho guardata in mezzo ai fiori di un albero sbocciato. Le ho fatto una foto, l'istante è l'ultimo clip di un film già vissuto di gioia. C'è un attimo che piango sul bancone. La foto di Claudia sulla bacheca del cuore. Potessi io morire in vece, dovessi morire e lasciar tutto stare. 

19.3.15

LA FESTA DEL PAPA'

per P.

Un tempo diverso per fare questi auguri. La prima volta che mia madre li poggia con un fiore, la prima che mio padre li manda prima di sentirli, giocando l'anticipo, di primo mattino. Abbiamo tutti un posto nuovo, un nuovo giorno strano. Mi chiama la nonna per dirlo. E spero ancora, e spero sempre, perché due righe arrivano pure da chi ancora non sa dirle, per mano della madre che lo porta. La prima volta, la prima festa grande. 

9.3.15

FORMA SUONO PAROLE: IL FILM

Dallo spettacolo "Forma Suono Parole" del 21 Febbraio 2015, Giovanni Sabattini, giovanissimo regista, ha ideato girato e montato un film di quindici minuti.


2.3.15

[esser giusti è questione dell'amore]

Esser giusti è questione dell'amore
anche quando s'imparano lontani
i due corpi per stanze separati. 

24.2.15

UNA RAGAZZA BELLA

Era un volto noto della mia adolescenza, una ragazza bella che al liceo mi salutava appena, amica di amici, e nulla più. Più volte negli anni avevo provato ad agganciarla nel bar dove lavorava, ma niente.
Non so con quanta convinzione, il 21 di luglio accettò di uscire con me, per guardare un film in una biblioteca di Correggio; aveva un paio di jeans corti. [...]

18.2.15

Fuori dall'occhio
gradi trecento sessanta di luce.
E' già il crepuscolo, o forse mattino?
Pittore, Poeta:
si chiami l'imbianchino. 


31.1.15

[forma suono parole al ribalta]

Strade che s’intrecciano e ritornano. Avevo vissuto l’inizio del suo processo di beatificazione, nel duomo di Modena, nove anni fa. Avevo scritto per lui una poesia, qualche tempo dopo, quando passavo i miei giorni e le mie notti a scorrazzare per le colline della mia terra... [continua qui

15.1.15

[imparare a bere]

E arriva la sera che s'impara a bere il vino senza nulla da dover dimenticare, la musica sotto e un bel gusto per la lingua, brindando la vita dell'attesa e del presente, di Claudia che torna e di me che sto sveglio per aprirle...

11.1.15

[comprate senza denaro]

L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie.
Isaia